Voglio raccontarvi di uno dei nostri posti preferiti per una gita fuori porta: Soncino, un incantevole borgo medievale situato nella pianura lombarda, in provincia di Cremona. A dire il vero, è a solo mezz’ora di casa nostra, quindi più che una gita la definirei una piacevole evasione pomeridiana. Quando le giornate sono belle, in qualsiasi periodo dell’anno, ci piace fare una passeggiata per le sue vie e ammirare la Rocca. La sua imponenza non stanca mai.

La prima volta che siamo andati, qualche tempo fa, abbiamo deciso di fare il tour completo di Rocca e Museo della Stampa. Ricordo che era inverno, ma c’era un bellissimo sole e niente vento, una di quelle giornate che ti fanno sentire bene. Abbiamo parcheggiato l’auto ai piedi della Rocca, in quell’ampio terreno sterrato. Non è comodissimo, la strada è un po’ dissestata, ma almeno non bisogna pagare il parcheggio! In paese, poi, si fa davvero fatica a trovare posto, essendo piccolino. Se ne trovano due: uno su Via Borgo Sotto e l’altro su Viale delle Rimembranze.


Appena arrivi a Soncino, ti senti catapultato indietro nel tempo. Le stradine acciottolate, le case in mattoni, l’atmosfera tranquilla… è tutto così affascinante! Ovviamente, la prima cosa che attira è stata l’imponente Rocca Sforzesca, che domina il paese. Ma prima di proseguire con la mia storia voglio raccontarvi quella “antica” (per gli appassionati, altrimenti scorrete avanti).
Storia: Un Crogiolo di Civiltà
Le origini di Soncino affondano le radici in epoca romana, quando l’area era attraversata da importanti vie di comunicazione e sfruttata per l’agricoltura. Tuttavia, è nel Medioevo che Soncino assume un ruolo di primo piano. Strategicamente situata tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia, la cittadina diviene un importante centro fortificato, conteso da potenti signorie.
- XI-XIII secolo: Soncino passa sotto il controllo del Sacro Romano Impero, vivendo un periodo di relativa autonomia e sviluppo economico. Si erge la prima cinta muraria, testimone delle continue lotte territoriali.
- XIV secolo: Il borgo è teatro di cruente battaglie tra i Visconti di Milano e i Veneziani, che ambiscono al controllo della regione. La Rocca Sforzesca, simbolo di Soncino, viene costruita proprio in questo periodo per volontà di Galeazzo Maria Sforza, Duca di Milano, come baluardo difensivo.
- XV-XVIII secolo: Dopo un periodo di dominazione veneziana, Soncino ritorna sotto il dominio milanese e successivamente austriaco. Il borgo si trasforma, assumendo un aspetto più civile e sviluppando le attività artigianali e commerciali.
- XIX secolo: Soncino partecipa attivamente al Risorgimento italiano, contribuendo alla nascita del Regno d’Italia. Il XX secolo vede un ulteriore sviluppo economico e sociale, con l’affermazione dell’agricoltura e dell’industria locale.
Ambiente: La Pianura Lombarda e il Fiume Oglio
Soncino è immersa nella fertile pianura lombarda, caratterizzata da un paesaggio agricolo dominato da campi coltivati, boschi ripariali e corsi d’acqua. Il fiume Oglio, che scorre a breve distanza dal borgo, ha plasmato il territorio circostante, influenzando l’economia e la vita degli abitanti.
- Parco dell’Oglio Nord: Un’area protetta che si estende lungo il corso del fiume, offrendo la possibilità di escursioni a piedi e in bicicletta, alla scoperta di una flora e una fauna ricche e diversificate.
- Campagna Soncinese: Un paesaggio rurale dove si coltivano cereali, mais, barbabietole da zucchero e foraggi per l’allevamento. L’agricoltura è un’attività fondamentale per l’economia locale, con numerose aziende agricole che producono prodotti di alta qualità.
- Boschi e Zone Umide: Relitti dell’antica foresta planiziale che un tempo ricopriva la pianura padana, questi boschi e zone umide offrono rifugio a numerose specie di uccelli, mammiferi e anfibi.
Eventi: Un Calendario Ricco di Tradizioni e Sapori
Soncino è un borgo vivo e dinamico, che offre ai suoi visitatori un ricco calendario di eventi durante tutto l’anno.
- Festa Medievale: Un evento imperdibile che si tiene ogni anno a settembre, trasformando il borgo in un vero e proprio villaggio medievale. Sfilate in costume, spettacoli di falconeria, tornei di cavalieri, mercatini artigianali e degustazioni di prodotti tipici animano le vie del centro storico, creando un’atmosfera magica e coinvolgente.
- Mostra Mercato dell’Antiquariato: Un appuntamento fisso per gli appassionati di antiquariato, che si tiene ogni mese, offrendo una vasta selezione di mobili, oggetti d’arte, libri antichi e curiosità di ogni genere.
- Sagra del Tortello Cremasco: Un evento gastronomico dedicato al piatto tipico della zona, il tortello cremasco, una pasta ripiena di amaretti, uvetta, mostaccino e formaggio grana. La sagra offre l’opportunità di degustare questa prelibatezza, preparata secondo la ricetta tradizionale.
- Eventi culturali e musicali: Durante tutto l’anno, il borgo ospita concerti, mostre d’arte, spettacoli teatrali e conferenze, offrendo un’ampia scelta di eventi culturali per tutti i gusti.
Cosa Vedere a Soncino: Un Tesoro di Arte e Architettura
Soncino è un borgo ricco di monumenti e luoghi d’interesse, che testimoniano la sua lunga e affascinante storia.
- Rocca Sforzesca: Simbolo di Soncino, la Rocca Sforzesca è un imponente castello del XV secolo, caratterizzato da quattro torri angolari, un fossato e un ponte levatoio. Al suo interno, si possono ammirare affreschi originali, sale decorate e un museo dedicato alla storia del borgo.
- Chiesa di San Giacomo: Una chiesa romanica del XII secolo, caratterizzata da una facciata in cotto a capanna e da un interno a tre navate con affreschi medievali.
- Museo della Stampa: Un museo dedicato alla storia della stampa, ospitato all’interno di una casa quattrocentesca. Il museo espone antichi torchi, caratteri mobili, matrici di stampa e libri rari, offrendo un interessante spaccato sulla nascita e l’evoluzione dell’arte tipografica. Secondo la tradizione la sede dell’antica stamperia della famiglia ebraica dei “Soncino”. Fu stampata la prima Bibbia ebraica completa nel 1488. Il continuatore della famiglia, Gershom Soncino, divenne il più grande stampatore ebraico di tutti i tempi.
- Antica Pieve di Santa Maria Assunta: Un edificio religioso di origine longobarda, ricostruito in epoca romanica. La pieve conserva importanti affreschi del XIV e XV secolo.
- Centro Storico: Passeggiare per le vie del centro storico di Soncino è un’esperienza piacevole e suggestiva. Si possono ammirare case medievali, portici, cortili interni, botteghe artigiane e scorci panoramici.
- Torre civica: E’ il simbolo della Soncino medioevale. Risalente al XII secolo è alta quasi 42 m. Fa parte del Palazzo Comunale che è stato più volte restaurato. All’interno vi sono ancora le antiche prigioni.
La Rocca Sforzesca: un gigante di pietra che racconta storie
Ammetto che, leggendo qua e là, mi ero fatta l’idea che dentro la Rocca non ci fosse granché da vedere. E forse, paragonata ad altri castelli più sfarzosi, è vero. Ma, credetemi, la sua maestosità e il senso di storia che emana sono unici.
Camminare lungo le mura, osservare le torri massicce, immaginare i soldati di guardia… ti fa davvero viaggiare indietro nel tempo. Dentro, ci sono alcune sale con affreschi, un po’ sbiaditi, ma comunque evocativi.

Sembra di sentire ancora l’eco delle voci, delle risate, degli ordini che risuonavano in queste mura secoli fa. La vista dalle torri… spettacolare! Un panorama a 360 gradi sulla pianura lombarda, un vero spettacolo. Un piccolo consiglio: se avete intenzione di salire sulle torri della Rocca, indossate scarpe comode! Le scale sono antiche, con gradini irregolari, a volte più stretti, a volte più larghi. Bisogna fare un po’ di attenzione! Vi serviranno anche se volete fare un giro nel fossato…un’esperienza che consiglio.
E poi, passeggiando per le sale della Rocca, chissà, magari vi sembrerà di riconoscere qualche angolo! A Soncino sono stati girati diversi film, tra cui “Ladyhawke” (un classico degli anni ’80) e “Il mestiere delle armi” di Ermanno Olmi. Un’occasione in più per immergersi nella storia e nella magia di questo luogo. A proposito di “Ladyhawke”… mi è venuta un’idea! Racconterò le mie esperienze degli altri castelli dove è stato girato quel film in un prossimo articolo. Restate sintonizzati!
Dalla Rocca alla Filanda: alla scoperta del Museo della Seta
Dopo la Rocca, avevo letto del Museo della Seta e, dato che era una delle poche cose aperte (bisogna controllare bene gli orari, è aperto la seconda e terza domenica del mese, e in agosto solo su prenotazione!), abbiamo deciso di andarci. Mio marito, inizialmente un po’ scettico, si è poi ricreduto!

Una cosa importante: l’ingresso al Museo della Seta è gratuito! Questa è stata una piacevole sorpresa! Il museo si trova all’interno dell’ex Filanda, vicino alla Rocca. L’ambiente è già di per sé suggestivo. Appena entrati, abbiamo capito che ci trovavamo in un luogo speciale. Il museo è nato dalla passione di Enzo Corbani che da oltre vent’anni colleziona oggetti e testimonianze legate alla produzione della seta.
Il museo è diviso in diverse sezioni, ognuna dedicata a una fase specifica della lavorazione della seta. Abbiamo iniziato dalla parte dedicata alla biologia del baco da seta: è incredibile pensare a quanto lavoro ci sia dietro un solo filo di seta! Ho visto i bachi in diverse fasi di crescita e le attrezzature utilizzate per la loro coltivazione. Devo dire che mi è un po’ dispiaciuto per la loro vita così breve, dedicata solo a produrre seta… però, è parte della storia e della tradizione del luogo.
Poi siamo passati alla sezione dedicata alla lavorazione vera e propria: dalla filatura alla tessitura. Ho ammirato i macchinari antichi, gli strumenti per la tintura dei tessuti e le tecniche di finitura. È davvero impressionante vedere come, con tanta abilità e ingegno, si riuscissero a creare tessuti così pregiati.
Una delle cose che mi ha colpito di più è stata la stanza dedicata alle ditte bacologiche, quelle aziende che si occupavano della produzione delle uova dei bachi. Non sapevo nemmeno che esistessero! A quanto pare, è una delle pochissime sale dedicate a questo tema in tutta Italia. Ci siamo soffermati a vedere anche dei filmati d’epoca sulla bachicoltura e manifesti illustrativi. È stato un vero e proprio tuffo nel passato! E alla fine della visita, non potevo resistere: mi sono portata a casa un piccolo souvenir legato alla seta, un ricordo di questa esperienza così interessante e particolare.
A Pochi Passi dalla Rocca: il Museo della Stampa
Dopo aver visitato la Rocca, ci siamo diretti al Museo della Stampa. E’ a pochi passi, una passeggiata piacevole nel cuore del borgo. Il museo è ospitato in un edificio storico ben conservato, e l’atmosfera è subito suggestiva.

All’ingresso, abbiamo mostrato il biglietto cumulativo con la Rocca (mi pare fosse una cifra ragionevole) e siamo stati accolti da una guida molto preparata. La visita è iniziata con una breve introduzione sulla storia della stampa e sull’importanza di Soncino in questo campo. Poi, è arrivata la parte più interessante: la dimostrazione pratica! La guida ci ha mostrato come funzionava un antico torchio tipografico e ha stampato un piccolo foglio con un motivo decorativo. Ce l’ha regalato come ricordo della visita! Un gesto molto carino.
Dopo la dimostrazione, abbiamo avuto tempo per esplorare il museo in autonomia. Si sviluppa su due piani e ospita una collezione impressionante di torchi, caratteri mobili, matrici di stampa, libri antichi e documenti storici. È un vero e proprio viaggio nel tempo, alla scoperta di un’arte che ha rivoluzionato il mondo della comunicazione.
Ho trovato particolarmente affascinante la sezione dedicata ai caratteri mobili: è incredibile pensare a come ogni singola lettera veniva realizzata a mano e poi utilizzata per comporre intere pagine di testo. E poi, i libri antichi… un tesoro inestimabile!
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Conclusione: un borgo da scoprire e da amare
Se siete alla ricerca di un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, dove la storia si respira in ogni angolo e dove la bellezza si rivela nei dettagli più semplici, allora Soncino è la meta che fa per voi. Non lasciatevi sfuggire l’occasione di passeggiare tra le mura imponenti della Rocca, di immergervi nel mondo affascinante della seta e di scoprire i tesori nascosti di questo borgo incantevole. E chissà, magari, proprio come è successo a noi, Soncino diventerà uno dei vostri posti del cuore, un rifugio dove tornare a cercare la bellezza e la tranquillità.

Chissà, magari qualcuno di voi ha già visitato Soncino e ha qualche consiglio da condividere? O magari, questa mia esperienza vi ha fatto venire voglia di partire? Non esitate a raccontarmi le vostre impressioni! Sono curiosa di sapere cosa ne pensate!
Se siete giunti fin qui, allora meritate un GRANDE RINGRAZIAMENTO! 🤗 Apprezzo sinceramente il vostro interesse e spero che la lettura abbia suscitato in voi emozioni, ispirazione e un po’ di divertimento. Se avete apprezzato il mio articolo, vi incoraggio a condividerlo con i vostri amici e a seguirmi sui miei profili social per restare sempre aggiornati sulle mie avventure. Potete trovarmi su Instagram 📸 e su Facebook.📘 Mi piacerebbe molto far conoscere il mio lavoro a più persone possibile e creare una comunità di appassionati viaggiatori 🚗🧳🚅🧳🛵. Grazie ancora per il vostro sostegno e vi auguro di vivere esperienze di viaggio meravigliose!😍